Non è semplice parlare di granita siciliana, anche per uno come me cresciuto a granite e brioscie (quella siciliana si chiama così e non brioche). Dovete sapere che ogni provincia della Sicilia propone la sua versione di granita e spesso anche all’interno della stessa provincia le differenze sono notevoli. Ho solo una certezza: la granita con panna va mangiata a Messina! Per molti è già complicato associare la granita alla panna ma vi assicuro che questo binomio nei bar di Messina raggiunge l’apoteosi.
Nei bar/pasticceria della città sentirete ordinare di frequente: “una mezza con panna” grazie! Sebbene i messinesi hanno il vizio di affibbiare il “mezzo” (tipo mezza birra o mezzo freddo) ai propri ordini, la “mezza con panna” in realtà identifica esclusivamente la granita con panna al gusto caffè. E’ il gusto di granita storico della città, con quella limone, e il nome ne stabilisce la quantità nel bicchiere che devono avere la panna e la granita caffè… mezzo a testa e senza litigi. La granita con panna si mangia accompagnata con la brioscia col tuppo… il rito vuole che le danze si aprano staccando la “coppola” superiore della brioscia per poi intingerla nella soffice e appagante panna fresca. Questo dev’essere il primo assaggio della granita… e da quell’assaggio si capirà già tutto, la qualità della granita stessa e l’arricriamento (o godimento che dir si voglia) che potrà procurarci.
D’estate la colazione nei bar di Messina e provincia si fa così, punto! Il forestiero o lo straniero, anche se di solito molto titubante, deve lasciarsi andare a questo rito dello slow living siciliano… altrimenti godrà solo a metà.
Ho la fortuna di avere un marito della provincia di Messina e 2 anni fa ho potuto finalmente mangiare questa famosa granita messinese. Ebbene ogni mattina era una colazione speciale a forza di 2 e tre granite. E non me ne volevo più andare, io giurgintana ahahah
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Ormai è scientificamente provato che la granita messinese crea dipendenza ahahah
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