Quante volte ho attraversato lo Stretto sul traghetto della felicità… del resto sono un emigrante siculo – di Messina – e mi considero il risultato dell’incontro di due mari, dei miraggi di Fata Morgana, dei temuti miti di Scilla e Cariddi, di quel Colapesce che sostiene con il suo amore la Sicilia, della “Lupa”… la nebbia che a volte improvvisamente avvolge lo stretto. A proposito, sapete che un Emigrante siculo si riconosce subito sul traghetto che porta in Sicilia? Prima o poi parlerò della metamorfosi che avviene in quei due chilometri di mare.
Lasciandomi trasportare dalle correnti della vita, ho scoperto che i pesci che attraversano lo Stretto si stavano riunendo tutti nello stesso posto: il Museo del Mare del Poeta-Mastro-Ferraio Fabio Pilato! Una storia fatta tutta di talento, emozioni e sofferenza.
– il racconto completo sarà disponibile in una prossima pubblicazione cartacea e in un video-racconto –
Opere magnifiche, il ferro può creare una grande leggerezza in giuste mani..
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…questo è stato un grande esempio per me, una lezione di vita… incredibile come anche una terribile malattia possa portare in dono un straordinario talento nascosto.
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E la forza di farlo uscire fuori superando paure e ostacoli
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Me la sono persa questa mostra, chissà se ne farà una a Palermo. Bellissimi articoli i tuoi.
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Come hai visto c’è ancora tempo per la mostra e sicuramente sentirai parlare ancora molto di Fabio Pilato… anche a Palermo. p.s. grazie, l’apprezzamento di una Poetessa di qualità come te mi dà soddisfazione e motivazione allo stesso tempo 🙂
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Grazie a te 😊. Ho condiviso il tuo post su fb dove ho tanti amici siciliani e non.
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Grazieeee
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👍
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Mi correggo, non avevo capito che era una mostra permanente. Appena vado a Messina ci passo. 😊
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