In Sicilia la vita ricomincia a novant’anni!

Mi è sempre piaciuto osservare i vecchi, soprattutto i vecchi siciliani sopra gli 80 anni, con quella loro dignità particolarissima… Percepisco in loro una sorta di tenerezza, di innocenza ritrovata, una trasformazione che li riporta quasi alla purezza della nascita. Basta dargliene la possibilità e si capisce subito che hanno una gran voglia di raccontarsi, di ripercorrere e trasmettere le esperienze di vita vissuta, di tempi passati che non ritorneranno più e come tali sono patrimonio umano e perle di memoria. Sarà per questo che ultimamente mi capita di conoscere storie di vecchi straordinari…

Dopo il barbiere più longevo d’Italia di Randazzo vengo infatti a conoscenza di un incredibile pasticcere di 92 anni di Messina, ma anche ex professore-preside di scuola. Salvatore Spatafora – una vita divisa tra l’insegnamento e la preparazione di dolci e biscotti tradizionali – non ha mai pensato neanche per un attimo di lasciare la sua storica pasticceria per godersi una meritata pensione. Lui arriva puntuale ogni mattina e rimane ogni giorno nel suo dolce e profumato “angolo” di Sicilia fino alle 10 di sera.

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La scritta “Pasticceria dal 1944” campeggia all’ingresso del laboratorio di Salvatore. Una vita dedicata all’incontro, non ha mai voluto scegliere tra la scuola e la pasticceria… i ragazzi e i dolci per lui sono sempre stati gioia di vita. Appena entrato nel suo laboratorio un profumo mi ha riportato indietro nel tempo, mi son detto: ma questo è l’odore inebriante di biscotti all’anice! Le case un tempo erano sempre aperte alle visite di amici e parenti, ricordo che quando arrivava qualcuno a trovare i miei nonni era immancabile il vassoio di biscotti da tè, con quelli all’anice sempre protagonisti per il loro inconfondibile profumo! Un aroma che mi suscita bellissimi ricordi…

Ma torniamo a Salvatore: vi dico subito che se vivete freneticamente questa non è la pasticceria adatta a voi! Io sono entrato la prima volta, l’ho ascoltato prima mentre “discuteva” al telefono con un venditore che faceva storie per quattro euro e poi mentre serviva una cliente abituale. Sono ritornato dopo qualche ora per avere la possibilità di godermi con tranquillità qualche minuto di questa “meraviglia”.   Quando capita che Salvatore è solo le cose si fanno con calma, il piacere e la gioia consistono proprio nell’osservare il nostro pasticcere, con i suoi movimenti quasi in slow motion da novantaduenne qual è. Calma e tenerezza, un’esperienza quasi fuori dal tempo.

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Ordino così il mio vassoio di “pasticceria secca”, desideroso di portarmi a casa un po’ di questi profumati ricordi… e attendo in silenzio che Salvatore lo componga, lui è espertissimo di preparazioni tradizionali che si ripetono ora come allora… io guardo, ascolto, mi godo il tempo e gli aromi. Quasi conto i passettini e le parole di quest’uomo, mentre lui invece conta meticolosamente quanti pezzi per ogni tipo di dolce deve inserire nella sua “guantiera”… alla fine i conti tornano per tutti,   pochi euro per quasi un chilo di dolcini e con scontrino emesso. Se ne avessi la possibilità passerei un’ora al giorno in questo luogo… mi metterei seduto in un angolo e mi nutrirei di odori di biscotti tradizionali e di vita, osservando ed ascoltando Salvatore e lo scorrere “lento” delle giornate della sua pasticceria – che in realtà ha più l’impronta di un biscottificio tradizionale e con cannolo rigorosamente riempito al momento come da manuale -.

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Passano le ore da un mio post su facebook della storia di Salvatore e vengo inondato da messaggi e condivisioni. Ho potuto così apprendere tanti piccoli episodi e particolari della vita del nostro Pasticcere, raccontati da persone che hanno incrociato la sua strada e che in qualche modo hanno ritrovato in questa storia un sacco di bei ricordi. Leggo quindi la storia di una donna che quando aveva 13 anni inseguita da un malintenzionato ha trovato riparo e protezione proprio nella pasticceria, tranquillizzata con l’offerta dei dolci; oppure dei professori che ricordano la garbatezza e la correttezza di Salvatore; chi invece ricorda i profumi che allietavano le giornate lavorative nella via dove si trova la pasticceria. Molti invece, come me, ritrovano anche il ricordo dei propri nonni e/o genitori… e di atmosfere che ci portiamo nel cuore.

Ho sentito il dovere di chiamare Salvatore per dirgli che avevo utilizzato le sue foto e la sua storia, in qualche modo anche per scusarmi per la possibile confusione creata, vista la volontà di molti di fargli visita, con addirittura l’intenzione di qualcuno di portare in visita una intera classe. Lui era felice, l’affetto della gente gli è arrivato davvero, l’ho sentito fiero e gratificato dalle manifestazioni di stima e affetto che sono arrivate dopo il mio post… e per me sentire questo è stata una gioia immensa.

L’importanza delle semplici storie positive quotidiane che ci circondano, la bellezza delle piccole cose, delle vite straordinarie di gente comune che diventano un esempio per tutti… In tempi di diffuso sentimento di intransigenza verso tutto, di egoismo, rabbia e paura, trovare Salvatore è stata una boccata di ossigeno e speranza.

28/06/2019 – Grazie e Addio Caro Salvatore… è stato un onore e un piacere conoscerti, avrei voluto passare ancora un po’ di tempo nella tua pasticceria e in tua compagnia. Sicuramente avrai infinite altre storie da raccontare e dolci da preparare in altri luoghi… sei stato un grande esempio e mi hai ricordato anche vite passate e affetti come quello dei miei – dei nostri – cari nonni.  Grazie Salvatore, resterai per sempre nel mio racconto di Sicilia… e mi sembra di sentire il profumo dei tuoi biscotti all’anice…

  • Pasticceria Spatafora – Via Primo Settembre 139 – 98122 Messina (ME)

p.s. e per favore spero di non sentire più la frase che “i siciliani non hanno voglia di lavorare”.

https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187889-d11864382-Reviews-Spatafora_Salvatore_Pasticceria-Messina_Province_of_Messina_Sicily.html

11 commenti Aggiungi il tuo

  1. Valeria Minciullo ha detto:

    Meraviglia! Voglio andarci assolutamente

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    1. raccontodisicilia ha detto:

      Devi assolutamente! Salvatore merita una visita anche solo per un saluto 🙂

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  2. possiamo dirvi che non esiste granita
    alla mandorla a Messina come quella di Salvatore.

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    1. raccontodisicilia ha detto:

      In effetti da Salvatore si ritrovano proprio le antiche preparazioni tradizionali… lui racconta che ha iniziato proprio con le granite classiche con cui “allietava” i soldati dopo lo sbarco in Sicilia degli alleati.

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  3. vikibaum ha detto:

    evviva salvatore…che virtualmente abbraccio ❤

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  4. Giuliana ha detto:

    Mi ha fatto commuovere questa storia. Non conosco questa pasticceria anche se vado a Messina molto spesso, ci abita mia figlia ed i suoi tre meravigliosi gemelli, ma appena posso vorrei andarci a comprare un bel chilo di dolci 😜😜😜

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    1. raccontodisicilia ha detto:

      Non punta sull’immagine come le pasticcerie moderne… che poi però comprano le cialde dei cannoli e tutte le basi da industrie del settore dolciario. Vai, Salvatore e la sua storia ti aspettano!

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      1. Giuliana ha detto:

        Mi puoi dare l’indirizzo?

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      2. raccontodisicilia ha detto:

        Pasticceria Spatafora – Via Primo Settembre 139 – 98122 Messina (ME)

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      3. Giuliana ha detto:

        Grazie mille 😊

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