
Allietato dalla natura e dalla pietra “lieta”, risvegliato d’incanto dal rintocco di una campana… quel giorno mi trovavo a Petralia Soprana!
“Nzemmula” a cinque persone di talento, mi sono dunque fermato a oltre mille e cento metri d’altitudine, in quello che nel 2018 è stato insignito a Borgo più Bello d’Italia, adagiato su un cuscino di pietra che s’innalza a ridosso dei boschi delle Madonie.
A Petralia Soprana, d’istinto, si percorre una lunga via antica che porta da un capo all’altro del paese; poi ti rendi conto che ai lati di questo cammino è un continuo aprirsi di vicoli e scale, così numerosi e affascinanti che vorresti passare giornate intere per scoprirli uno ad uno, lasciandoti rotolare in discesa per poi “raccoglierti” nuovamente in salita con tutto il carico di emozioni provate.
In questa voglia incontenibile di vivere Petralia sono partito dalle sue prospettive fotografiche più note, per rimanere alla fine conquistato dai suoi angoli nascosti e…
– il racconto completo sarà disponibile in una prossima pubblicazione cartacea –



È bellissimo vedere come ami la nostra Terra e l’impegno che ci metti per far conoscere posti che nemmeno una siciliana conosce! Non vedo l’ora di poterla girare spensierata come prima, mi manca tanto quello che c’è là fuori
Buona serata 🙂
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Grazie Valeria, sono felice di essere riuscito a farlo percepire. Anch’io non vedo l’ora di ripartire per i miei giri… Ripercorrere i miei “viaggi” con il pensiero mi fa sentire un po’ più libero e vicino. Aspetto le tue nuove “creature” in rima 🙂
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Già il tuo sito è come se fosse una missione, e ringrazio io te per quello che mi fai conoscere. Le aspetto anche io ste creature… questa gestazione sta durando un po’ troppo 😅
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