Il Cammino di Randazzo e un musicista chiamato “Vento”.

Per campare felice “nutritemi” di umanità, famiglia e d’amicizia…. ma anche di pane casareccio, fave fatte a “macco”, nerello mascalese e un gratificante cannolo di tanto in tanto – anche “scomposto” -. Per digestivo da tutti i mali pensieri quotidiani, offritemi semplicemente una “vista mare dall’alto” e un pizzico di “meraviglia”.

Ecco perché un giorno, seguendo un cammino che dal mare porta alla montagna, mi  ritrovai nel magnifico borgo di Randazzo… e fu amore a prima vista!

Il territorio vulcanico circostante è spettacolare.  Pensare che nta’ l’Etna – o Mongibello che dir si voglia – questa terra di fuoco nel corso dei millenni restituisce ogni ben di dio: vini preziosi, olio, agrumi, fragoline, pistacchi, fichi d’india, erbe aromatiche, verdure selvatiche etc. L’aridità nel tempo si trasforma in divina fertilità; una lenta metamorfosi che trasforma la tragedia e la distruzione in rinascita e ricostruzione, utilizzando la stessa materia che ha causato la distruzione.

Ho saputo che a Randazzo nell’antichità passarono greci, latini e lombardi; nacquero tre quartieri e tre magnifiche chiese in pietra “nera”, che lasciano a bocca aperta. Sempre a Randazzo “oggi” è passato un lombardo di madre sicula. Iddu ha fatto un percorso di vita strano… incredibilmente ha lasciato Milano per andare a “lavorare” in Sicilia. Ma ci credete?! Probabilmente giunto a Randazzo ha capito subito che questo era il luogo ideale per far nascere la sua “Casa della Musica e della Liuteria medievale“… ed io, curioso come sono, non potevo non andare a trovarlo…

– il racconto completo sarà disponibile in una prossima pubblicazione cartacea e in un video-racconto –

12 commenti Aggiungi il tuo

  1. Giuliana ha detto:

    Grazie ❤

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    1. raccontodisicilia ha detto:

      Cara Giuliana… Grazie a te per l’attenzione.

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      1. Giuliana ha detto:

        Eh, la mia Sicilia! Come si vive senza?

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      2. raccontodisicilia ha detto:

        Si soffre… ma io me la porto sempre addosso.

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      3. Giuliana ha detto:

        Io non potrei starci lontana 💔

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  2. rosalbataibi di Sole di Sicilia ha detto:

    Stupendo articolo! Viene viglia di visitare Randazzo..

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    1. raccontodisicilia ha detto:

      Perfetto, era proprio quello che volevo 🙂 Grazie p.s. e per dare un’idea del significato di “macco” segnalo il vostro articolo https://soledisicilia.fr/2018/11/01/ricetta-minestra-di-fave-secche-e-cavoli/

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  3. rosalbataibi di Sole di Sicilia ha detto:

    Ma grazie! Ci fa molto piacere!😊

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  4. Giovanni Augello ha detto:

    Grazie per raccontare di una meravigliosa parte d’Italia di cui forse non si parla abbastanza 🙂

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    1. raccontodisicilia ha detto:

      Grazie per l’attenzione! Diciamo che o non si parla abbastanza o si parla abbastanza male.

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