Milazzo, il Castello e il Kuntastorie

Immaginate di andare in un Castello che “domina” il mare e che si trova vicino ad isole, grotte del mito e piscine di Venere. E fino a qui bisogna ammettere che castelli maestosi e ben conservati nel mondo ne esistono tanti. Ma adesso provate ad immaginare la straordinarietà e la magia che potrebbe avere un Castello se al suo interno all’improvviso prendessero vita miti e leggende… e se si celassero dei tesori custoditi da un “Gigante” e da una “Regina”.

Questo posto esiste davvero: è l’imponente Castello di Milazzo!

Situato nel punto più alto del borgo vecchio, il Castello risalente al 1237-40 si trova all’interno di una cinta muraria aragonese. Appena dopo l’ingresso si trova anche l’antico Duomo barocco, risalente al 1608. Dopo aver attraversato imponenti portali,  ampie stanze, passerelle e scalinate,  si arriva al punto più alto del Castello. Una volta in cima potrete godere di una vista che “apre il cuore”,  una visione a 360 gradi sul Castello stesso, sulla costa, sul promontorio e sul mare che ospita le Eolie.

Ma come dicevo all’inizio la meraviglia bisogna cercarla oltre! All’interno della cittadella fortificata è presente anche l’ex monastero delle benedettine. Proprio là troverete il re Gigante e la Regina: “l’immenso” Nino Pracanica accompagnato nella vita e nell’arte dalla moglie Gina Privitera. Il Maestro-Artigiano è soprattutto un “Kuntastorie” eccezionale, che intrattiene gratuitamente i visitatori con le sue particolarissime storie. Nino riesce a coinvolgere grandi e bambini con strumenti antichi, marranzano e innumerevoli maschere (chiamate Imago) create dai coniugi nell’arco di decenni; molte di queste Imago sono ospitate in vari musei del mondo. Insomma siamo di fronte ad un vero Maestro-Artigiano, un “artista vero” che si muove fuori dai soliti schemi teatrali, ma anche un attento conoscitore di vicende della vita siciliana, dall’antichità ad oggi.

Ho la fortuna di frequentarlo da anni… e l’ho visto indossare e dare vita a infinite maschere. L’ho visto esibirsi in ogni luogo: tra castelli e strade, tra i cantieri dei maestri d’ascia e i teatri dell’opra dei pupi, tra orti dei miracoli ed edifici storici; in ogni angolo della Sicilia è andato gratuitamente con entusiasmo e passione. Il suono primordiale del suo marranzano e l’inno all’amore per la sua Terra “Matri Sicilia” hanno accarezzato migliaia di cuori, la sua visione di Trinacria ha risvegliato in molti l’orgoglio di sentirsi Siculi.
Non è proprio un cantastorie – lui non canta e suona solo strumenti antichi – forse lo possiamo chiamare Kuntastorie-artigiano… forse la sua forma d’arte unica non riusciremo mai a definirla nel modo giusto.
Ogni sua esperienza di vita l’ha utilizzata per trasformarla in “cunto”, ogni dolore l’ha tramutato in vibrazione. Continua instancabile con letture, approfondimenti e confronti, alla ricerca delle nostre origini, delle sfumature e delle mutazioni, rivede la storia dell’isola e del suo popolo da una prospettiva diversa… ecco perché non si sente rappresentato da nessuna forma di teatro… se non da un nuovo teatro siculo.
Quando arriva lui i luoghi si aprono per accogliere il suo entusiasmo e la sua energia… dal Parco Museo Jalari a Radica di San Marco d’Alunzio, da Borgo Pantano al Baglio di Scopello, da Palazzolo Acreide a Trapani, dalle Eolie ai borghi al centro della Sicilia. Quando arriva lui anche le persone si aprono alla conoscenza di un vero portatore sano di essenza di Sicilia. Lo si può vedere in compagnia di grandi studiosi delle origini dei Siculi e con grandi maestri pasticceri della Duciezio, con i paladini del grano di Simenza e con grandi artisti di ogni luogo di Sicilia… di ogni arte. Ama l’energia dei giovani e porta sostegno a tutte le piccole realtà che catturano la sua attenzione.
Mi onoro di avere una cosa in comune: lo stesso infinito amore e desiderio di scoperta della Sicilia e delle sue realtà preziose

Mi raccomando quindi di non andare al Castello da Nino come fece Ulisse quando arrivò in Sicilia e incontrò Polifemo: senza il dovuto rispetto e avvicinandosi semplicemente per la curiosità di incontrare un “personaggio caratteristico del luogo”. In quest’Uomo è racchiuso un grande bagaglio di arte, cultura, vita, bellezza e umanità. Solo così questo Castello vi resterà nel cuore… perché la storia, le leggende, le principesse, i miti e l’arte prenderanno vita per magia.

Visto che Nino – ed io concordo con lui – considera una “mangiata” di prelibatezze sicule una delle forme di cultura e memoria della nostra Isola, mi sembra doveroso suggerire qualche sosta di gusto. Per comodità, proprio fuori le mura del Castello, si trova il buon ristorante e b&b “Al Castello da Gino e Nunzia“, dove i piatti di pesce locale serviti non vi deluderanno di sicuro per la qualità e per l’inventiva dello chef. Per una sosta più rustica, a base di prodotti locali e carne,  si può optare sulla Trattoria “La Pergola” di Santa Lucia del Mela; rimarrete sbalorditi dal pantagruelico menù fisso a 25 euro tutto compreso. Però, per passare qualche ora nel buon gusto e/o per fare bella figura con eventuali ospiti, il mio luogo preferito è sicuramente “La Corte dei Principi“. Il ristorante si trova nella piccola frazione San Martino di Spadafora ed è  collocato in un contesto collinare che regala all’orizzonte la magnifica vista delle isole Eolie e di Capo Milazzo. Ricavato da un frantoio ed un palmento del 1800, la Corte dei Principi dispone di un’ampia sala adatta anche ad eventi importanti. Inoltre nella bella stagione è possibile usufruire di deliziosi spazi all’aperto dalla rilassante vista mare. I menù degustazione proposti – sia di “mare” che di “terra” – hanno un eccezionale rapporto qualità/varietà/prezzo. Inoltre è disponibile un menù alla carta  e una scelta di buoni vini siciliani. Assicuro che dagli antipastini al dolce si percepisce la qualità delle materie prime e il tocco creativo dello chef. La Corte è un luogo dove poter fare una sosta piacevole e senza pensieri, considerato che anche il servizio è attento ma non invadente, così come il garbo e le attenzioni della proprietaria.

Concludendo sono tanti i motivi per andare nei dintorni di Milazzo… basti pensare anche alla struggente bellezza del promontorio di Capo Milazzo e/o della sottostante “Piscina di Venere”. Milazzo, un luogo che avrebbe potuto essere veramente unico al mondo… se qualcuno non avesse deciso di vendere l’anima al petrolio.

 

16 commenti Aggiungi il tuo

  1. fraroses ha detto:

    Nino Pracanica, Straordinario !

    Piace a 1 persona

    1. raccontodisicilia ha detto:

      Puoi dirlo forte! Anzi… una famiglia Straordinaria!!

      "Mi piace"

  2. luisa zambrotta ha detto:

    Che bell’articolo
    💙💙💙

    Piace a 1 persona

    1. raccontodisicilia ha detto:

      Grazie, davvero gentilissima… e instancabile lettrice! Anch’io mi nutro delle storie interessanti pubblicate sul tuo blog https://wordsmusicandstories.wordpress.com/. Invece in questo caso il Kuntastorie di Milazzo è la vera bellezza, 75 anni e ogni giorno gratuitamente regala a turisti e curiosi un “pezzo” della sua Terra e una chiave di lettura particolare della sua storia. La sua regola è quella di “guardare” le cose sempre da almeno due punti di vista diversi.

      "Mi piace"

Rispondi a raccontodisicilia Cancella risposta

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...